Dienstag, 23. September 2008

RIFLESSIONI DI ROBERTO FERRANTI


Oggi sul Blog di Roberto Ferranti, da me gia´ consigliato, ho letto una riflessione interessantissima di Roberto

Un post breve, che pero´ va´ al dunque!!!!
Coincide esattamente con quello che penso io.
Come gia´ scritto sul Blog di Aguaya, e come dice Rob nel suo post: Non ci possiamo piu´ identificare con una bandiera, con una nazione o qualcos'altro.
Infatti come gia´ detto, siamo italiani? spagnoli? tedeschi?
Si, forse come origine, provenienza e identita´. Ma oggigiorno io mi definisco piu´ un cittadino del mondo. Non possiamo parlare di multicultura e mettere in risalto la nostra patria, cultura e bandiera. Se parliamo di multicultura, dobbiamo inanzitutto capire gli altri, metterci almeno col pensiero nei loro panni e capire sopratutto. Solo capire, riflettere e capire.

Roberto con questo post che copio qui sotto, da l'ennesima prova di essere un uomo con gli occhi ben aperti. Su quello che succede nel mondo, e su quello che ci sta´ dietro i separe´ politici.
Parla degli stati uniti, parla del valore che si da all'America, parla di Obama e parla di multicultura. Di cambiare modo di pensare.

Assolutamente daccordo con lui!!

Bravo Roberto!!!!



Riflessioni di Rob: l'uomo nero che può cambiare il mondo bianco

La campagna elettorale americana è qualcosa che tutto il mondo aspetta ed osserva con interesse, a volte morboso, come se da quei voti dipendesse il futuro di ogni nazione al mondo.
In fondo non è così sbagliato, direttamente o indirettamente, negli ultimi 50 anni gli USA hanno deciso le sorti, hanno disegnato la mappa del mondo, così come meglio poteva soddisfare le loro esigenze.

Non è questo il momento di ricordare le influenze, non solo economiche, sarebbe un elenco troppo lungo, ma soprattutto e drammaticamente, anche militari (Chile, Nicaragua, Colombia, Congo, Angola, Etiopia… recentemente anche in Europa, Ex-Yugoslavia, ed oggi inutile ricordare Afghanistan e Iraq).

Però basta osservare in pò più in profondità per scoprire che gli unici interessi sono sempre economici: gas, petrolio, ACQUA, (e già… l’acqua, esistono già dettagliati piani americani sul come rifornirsi in futuro di acqua da quei paesi che ne hanno in abbondanza… quindi su come ritoccare la mappa globale per soddisfare questa necessità, le possibili future guerre…)

Tornando ad Obama, ho da tempo raggiunto la saggezza di chi non si identifica più in una bandiera, un colore, una razza, un’ideologia. Sono sempre più pragmatico.
E’ importante e significativo che un uomo nero, possa guidare un paesi di arroganti bianchi.
Il mondo moderno è stato plasmato da bianchi, gestito da bianchi per le esigenze dei bianchi.

Non so, vedremo, cosa potrà cambiare… Certo è che Bush ha già lasciato più che sufficienti segni del suo passaggio. Tra 100 anni sarà, più o meno, paragonato a Stalin, Hitler, Mussolini, Fidel… vedremo…

Al momento il cambiamento lo stanno facendo gli individui.
Basta! con il pensare al gruppo, al partito, all’ideale cieco. Basta! volersi identificare in un marchio, una bandiera, un logo...
Siamo persone, individui, come tali possiamo cambiare noi stessi, e di riflesso, quello che ci circonda, basta che ognuno di inizi... praticamente, attivamente… coinvolgendo chi gli sta accanto… muovendo…cambiando!







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1 Kommentar:

Roberto Ferranti hat gesagt…

Ancora grazie, su skype robferranti ciao rob