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Perdersi in pensieri, sicuramente fá parte della nostra vita.
Lo si fá nelle pause.
Quel tipo di pause che ci fanno spesso involontariamente per attimi svanire il mondo intorno a noi.
Quei attimi o momenti dove spegni tutto intorno a te, dove pur essendo ad occhi aperti, visualizzi tutt'altro di quello che dovresti veramente vedere.
Succede magari mentre cammini, viaggi, lavori o altro. Parlo proprio di questi tipi di pause!
E sei distratto, perche anche se ci sei fisicamente, appunto perché con i pensieri ti autoproietti involontariamente altrove.
Nel passato, nel presente, o magari nel futuro su come avresti voluto che fosse o che speri che sia.
Insomma, alla fine é come spegnere un poco il proprio motore, per rivisionarlo, controllandolo se é tutto a posto, o se necessitá qualche rimedio o miglioramento.
O anche per capire che questo motore purtroppo non si puó piú riportare a zero chilometri, e bisogna quindi farne uso nel bene o nel male, finche ci alimenta. Appunto perché purtroppo non lo si puó ne rinnovare, ne sostituire!
E tutto questo perdersi in questi pensieri, avviene in modo non programmato. Basta una piccola cosa, un oggetto, una canzone, un immagine, o un posto o luogo, per proiettarci immediatamente in pensieri non controllabili!
Intervalli che si manifestano in noi in forma di Flashbacks nell'inconscio della nostra mente, manifestandosi molto reali. In quella parte della nostra mente che non ci dá pace.
Immaginazioni come vorremmo essere, o come vorremmo che fosse la nostra vita e cosa vorremmo avere, perdendoci spesso in sogni di fantasie pur sapendo che non si avvereranno mai, o mai piú. Accompagnati anche spesso da dubbi.
Chi spera muore, si dice da noi. E si dice anche che chi vive solo di speranze, non vive veramente.
Ma senza speranza, senza una motivazione, senza una meta alla fine cosa siamo?
Non siamo forse giá morti senza di essa?
Tentiamo quindi sempre di distrarci tramite divertimenti, svaghi, occasioni vari, vita lavorativa e carriera, studi, e molto altro, per dimenticare, o tentare di evitare di cadere nei nostri pensieri e desideri, quando questi rappresentano anche fin troppo lo specchio di ció che vorremmo, sogniamo e desideriamo, per trovarci alla fine poi al risveglio sbattuti brutalmente nella cruda realtá.
Specialmente quando questi pensieri ci creano malinconie, tristezze, o stati morali molto bassi, e quindi malessere.
Queste riflessioni dipendentemente da ció che vogliamo, spesso fanno piú male che bene.
A volte la vita non é quella che avremmo voluto. E a volte nonostante ci si cerca di rassegnarsi, dicendosi per se stesso, che "alla fine va bene cosi e bisogna accettarla, perché non possiamo avere tutto", cercandosi cosi di autoconsolarsi con queste realtá o tentativo di autosuggestione, alla fine peró non ci si riesce veramente. Almeno non in modo da convincerci e soddisfarci realmente.
Ci consola peró il fatto quando almeno altri trovano la loro felicitá.
Specie se gli altri sono persone che sono importanti per noi.
Si, credo che questo ci consola.
Anche se in realtá, alla fine non molto!
CHI MAI - ENNIO MORRICONE (1981)
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5 Kommentare:
Pensieri profondi Salva a cui resta poco da aggiungere, a volte la malinconia ci pervade, ma questo è il meglio del romanticismo!
n'abbraccio!
Sono una persona che pienso molto, mi dà più volte al giorno a pensare al passato, presente e futuro ... vivono molto di pensieri e ricordi, che sono un bene per l'anima!
Bacio Salva!***
Si, a volte ci prevade Franci. Ed é proprio li che avvengono queste pause dei quali parlai nel post.
N'abbraccio,
Salva
Ciao Sofi :)
Pure io, sono una persona che pensa molto Sofi, e a volte queste pause, o meglio pensieri, sono anche troppo reali al punto che non si possono evitare .
Se sono un bene per l'anima,
Dipende,
se il passato é stato piacevole, di sicuro fá bene all'anima.
Se il presente non é piacevole e non dá motivo di pensare ad un futuro migliore, allora a quel punto i pensieri non sono un bene per l'anima!
Dipende sempre....
Un bacio Sofi,
Salva :)
Questo é vero Maria! La fantasia ci mantiene giovane a volte.
Peró quando la realtá non lascia spazio alla fantasia, appunto perché troppo reale ed esclude gia in principio la fantasia, allora ci rende anche vecchi e feribili!
Un piacere vederti qui Maria:)
Saluti da Colonia,
Salva
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